P3

La prima Alfa della Scuderia Ferrari.

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Storia

La Tipo B P3, o più semplicemente P3 è una delle tante versioni della 8C, auto molto prolifica insieme alla 6C nata dalla mente di Vittorio Jano come sostituta della gloriosa P2. L'ottima base di partenza, insieme al motore 8 cilindri 2.600, permettono di avere una vettura di appena 750 kg, sorprendente se si considera che il basamento del motore non è in lega leggera.

Il debutto non poteva essere dei migliori: introdotta nel giugno del 1932 a metà del campionato europeo, conquista subito una vittoria nelle mani di Tazio Nuvolari e altre 6 equamente divise tra Nuvolari e Caracciola.

Nel 1933 la situazione finanziaria di Alfa non permette di investire nello sviluppo della P3; Enzo Ferrari, alla guida del l'Alfa Team, che nel frattempo è diventata la Scuderia Ferrari, è costretto a correre con le vecchie 8C 2300 Monza. Soltanto nell'agosto di quell'anno, dopo che sono già passati 25 eventi della stagione agonistica, Ferrari ottiene di poter correre con la P3 e vince 6 delle restanti 11 gare.

Nel 1934 il regolamento delle competizioni cambia, aumentando le dimensioni delle vetture, cosa che consente di innalzare la cilindrata del del motore da 2.300 a 2.900. La concorrenza delle Mercedes comincia a farsi sentire, ciononostante la P3 vince 18 delle 35 gare del Campionato Europeo.

L'auto comincia a sentire il peso dell'eta, soprattutto nei confronti delle nuove e potenti Mercedes e Auto Union, cosa che costringe Jano e Ferrari ad un grosso lavoro di sviluppo della vettura. La cilindrata passa perciò da 2.900 a 3.200 e le sospensioni vengono riviste per aumentare le prestazioni e la guidabilità della vettura; verso la fine della stagione vengono anche rivisti i freni. Nonostante tutto, nel 1935 la P3 vince 16 delle 39 gare in programma, tra le quali la più memorabile resta quella del Gran Prix di Germania, sul circuito storico del Nürburgring.
Nuvolari è in testa alla gara quando, a causa di una foratura, è costretto a fermarsi ai box. Inizia così una spelndida rimonta fino all'ultimo giro, quando una foratura della Mercedes W25 di Manfred von Brauchitsch, restituisce la prima posizione alla P3 di Nuvolari e gli consente di vincere la gara di fronte a 300.000 attoniti spettatori tedeschi.

Verso la fine della stagione, la P3 viene ulteriormente modificata: la cilindrata sale fino a 3.900 e al posto della trazione posteriore semplice ne viene introdotta, a partire dal 13° G.P. d'Italia, svoltosi a Monza nel 1935, una di tipo Transaxle; la vettura assume la denominazione di Tipo C. Della Tipo C, tra 1935 e il 1937, viene prodotta anche una versione a 12 cilindri, che fu presentata in occasione del 10° G.P. di Tripoli, svoltosi Il 10 maggio 1936. La Tipo C è anche la prima vettura ad adottare sospensioni indipendenti.

Scheda tecnica

Modello Tipo B P3 Tipo C Tipo C 12 cilindri
Motore 8 cilindri in linea longitudinale sovralimentato, anteriore, testata in alluminio 12 cilindri a V di 60°, longitudinale, anteriore, in lega leggera
Cilindrata 2.654 cm3 (1932) 2.905 cm3 (1934) 3.165 cm3 (1935) 3.822 cm3 4.064 cm3
Potenza max 215 cv @ 5.800 rpm 220/260 cv @ 5.800 rpm 265 cv @ 5.800 rpm 330 cv @ 5.800 rpm -
Distribuzione 2 valvole per cilindro, 2 alberi a camme in testa
Trasmissione Posteriore, cambio 4 marce Posteriore, cambio a 3 marce Posteriore Transaxle, cambio a 3 marce
Freni 4 a tamburo meccanici 4 a tamburo idraulici
Passo 2.641 mm
Peso a secco 750 kg
Prestazioni 225 km/h 232 km/h - 275 Km/h -

Foto

Alfa Romeo Tipo B Aerodinamica
P3
In primo piano una tipo 158, in secondo piano la Tipo C
P3
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